Grounding: come il radicamento ci cambia la vita

Workshop Leader Mente Corpo
Febbraio 1, 2019

Grounding: come il radicamento ci cambia la vita

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Avete presente la sensazione di benessere che provate quando toccate, con i piedi nudi, la sabbia, l’erba di un prato, o il muschio del bosco? E’ una condizione che rimanda ad una percezione diversa di voi stessi, sia come individui, che come parte di un ‘tutto’.

Il contatto con il terreno genera sensazioni di stabilità e concretezza, proprio quelle che ci mancano, spesso, nei momenti di stress o di forte coinvolgimento emotivo.

E’ qui, nei contesti della quotidianità, che entra in gioco il concetto di ‘grounding’, che significa ‘radicamento’.

Un elemento derivante dalla bioenergetica, che si esprime in una tecnica ideata dallo psicoterapeuta statunitense Alexander Lowen, negli anni cinquanta, fondata sul principio di carica e scarica dell’energia fisica.

In senso letterale tutti hanno i piedi per terra, ma non sempre in senso energetico: in alcune situazioni, infatti, l’energia viene ritirata dai piedi e dalle gambe e si dirige verso l’alto, verso la testa. Questo spostamento dell’energia produce uno stato dissociato tra la mente e il corpo e, dunque, un parziale distaccamento dalla realtà, contribuendo a creare uno stato di scarsa presenza in momenti in cui, invece, avremmo bisogno di essere attenti e vigili.

Il risultato più immediato del grounding è legato alla posizione assunta: la schiena dritta, le gambe leggermente aperte, con le ginocchia lievemente piegate, e i piedi paralleli fan si che si avverta subito un maggior senso di sicurezza, derivato proprio dal sentire la terra sotto di sé, e i piedi che vi poggiano sopra.

L’idea che sta alla base della pratica del grounding è che si siano perse le radici elettriche, ci si è ‘disconessi’ dalla terra. Per questo, la tecnica completa prevede il restare a contatto con il terreno (erba, terreno, sabbia o cemento, mentre legno, asfalto e vinile, non essendo conduttivi, sarebbero da evitare), a piedi nudi per circa 20-30 minuti.

Gli effetti benefici derivano dagli impulsi degli elettroni dalla terra la cui carica è leggermente negativa. Questi permettono un miglioramento nell’equilibrio del sistema nervoso simpatico e parasimpatico con una serie di vantaggi che riguardano il sistema immunitario, i bioritmi, e la circolazione.

Ma si può mettere in atto il grounding anche nelle situazioni più difficili, dove le condizioni non permettono di toccare elementi naturali a piedi nudi: se dovete prendere una decisione importante nella vita o sul lavoro, se siete agitati per qualche motivo, se siete in uno stato di ansia e preoccupazione, provate ad aprire leggermente le gambe, sia da seduti che in piedi, a seconda di ciò che preferite, tenete i piedi paralleli, e portate attenzione al contato dei vostri piedi con il suolo.

Poche e semplici attenzioni vi aiuteranno ad essere più presenti a voi stessi nei momenti più complessi delle vostre giornate.

Il grounding è uno degli elementi che compongono la tecnica dell’IBP-Integrating Body Mind Potential, e va a sostenere i processi di respirazione che sono il fulcro dell’IBP.