Nel condividere gli strumenti di IBP, notiamo negli altri un certo stupore, almeno iniziale, per l’importanza che attribuiamo alla consapevolezza del respiro.
Si tende, infatti, a considerare la respirazione come un fatto acquisito ma non è sempre così. A tale proposito citiamo l’amico e collega, Paolo Lanciani, che ci faceva notare come nel momento in cui ci troviamo di fronte a un bellissimo paesaggio, tendiamo a commentare con espressioni quali: rimanere senza fiato, oppure, vista mozzafiato. Ripetiamo pressoché la stessa cosa anche nel momento in cui c’è qualcosa che ci spaventa.
Bene, quest’utilizzo del linguaggio tradisce qualcosa di molto importante, ossia il fatto che proprio nei momenti in cui ne avremmo più bisogno diventiamo incapaci di utilizzare al meglio le nostre risorse corporee, facendo scattare dei meccanismi automatici di difesa che potevano andare bene durante il periodo evolutivo, ma nel nostro mondo rischiano di diventare un vero proprio limite.